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Olio e Sicilia: una storia secolare
Saranno il territorio e il clima che favoriscono la nascita di cultivar autoctone lungo tutto l’isola. Saranno i secoli di esperienza e conoscenza della materia prima, da quando i Fenici portarono in Sicilia anche le olive tra il IV l’VIII secolo. Sarà il pollice verde delle popolazioni locali, da est a ovest, frutto di una produzione secolare con una commercializzazione dell’olio che iniziata dai Greci e intensificata dai Romani in tutto il Mediterraneo.

Le ragioni per cui oggi la nostra bellissima isola è una delle maggiori produttrici di olio extravergine d'oliva affondano le proprie radici nel passato.
L’arrivo dell’olio in Sicilia è un avvenimento storico che segna un punto di svolta per la Trinacria. Così le popolazioni locali iniziano a produrre olio extravergine di oliva e l’isola diviene un punto di riferimento per l’intero Mediterraneo. Generazione dopo generazione, i meccanismi di produzione vengono innovati e le numerose varietà autoctone coltivate con premura e preservate nel tempo. L’olio, così, diventa in poco tempo l’ingrediente base della cucina locale.
L’Etna e le sue caratteristiche
Ed è proprio in Sicilia, sulle pendici dell’Etna, che abbiamo messo le radici della nostra attività. Noi siamo nati e cresciuti in questa particolare zona e, profondi conoscitori del territorio, abbiamo imparato a distinguere le diverse cultivar per la produzione degli oli della nostra gamma.
I territori vulcanici, ricchi di mineralità, sono molto fertili. Questa caratteristica e gli sbalzi di temperatura rendono la zona perfetta per la coltivazione di ulivi, conferendo all’olio prodotto sentori fortemente riconoscibili.


Cultivar autoctone
Nonostante la Sicilia sia un’isola, sono numerosissime le varietà d’olivi coltivati (oltre 28), ciascuna in una zona diversa del territorio. Nei nostri blend di olive privilegiamo due tra le più antiche varietà.

Cerasuola
Una delle cultivar più diffuse, ha un’alta capacità di adattamento e una forte resistenza alla siccità. Le sue olive, grazie all’ottimo rapporto tra polpa e nocciolo, hanno una vocazione esclusivamente olearia. Possono superare i 7 grammi, ma non scendono mai sotto i 4. Il frutto è di forma ovoidale. L’olio che ne deriva è di colore verde con riflessi dorati. Il suo profumo è fruttato, dai sentori erbacei e mediterranei tra cui spicca il carciofo. Amaro e piccante sono bilanciati perfettamente. Le sue proprietà benefiche sono diverse, grazie al contenuto di beta-carotene, grassi insaturi e tocoferoli
(dall’azione antiossidante).

Nocellara dell’Etna
Rigogliosa, resistente e adattabile. Le sue olive sono di forma ellittica e hanno una pezzatura media, oltre i 6 grammi. Come la Cerasuola, il rapporto tra polpa e nocciolo la rende perfetta per la produzione di olio da tavola. Le olive hanno una maturazione precoce, per questo la loro raccolta avviene a ottobre. L’olio che ne deriva è fruttato con un sapore predominante di pomodoro verde e mandorle. Il retrogusto è mediamente fruttato. Ricca di polifenoli, ha importanti proprietà antiossidanti.